Quando l'edera diventa invadente
In genere si utilizza la comune edera, Hedera helix, come tappezzante sul terreno perché compete altre erbe infestanti e ricopre la superficie con un tappeto di aspetto gradevole. In ambienti umidi e ombrosi è di rapida espansione e arriva ad occupare rapidamente il terreno ai piedi dei cespugli.
A volte, però, arriva ad invadere sentieri o pavimentazioni, dove c’è ombra rischia di portare via lo spazio destinato al prato o ad altre erbe decorative. In questo caso occorre intervenire con Zapi Diserbo Totale Arbusti, che viene assorbito anche da altre infestanti legnose (rovo, robinia, ailanto, prugno selvatico, ecc.), dicotiledoni annuali e perenni che infestano aree incolte inerbite. Persiste nel terreno e lo mantiene pulito da successive infestazioni. Il prodotto va diluito in acqua secondo le dosi riportate in etichetta e irrorato sul terreno.
È problematica, anche, la presenza dell’edera sui tronchi degli alberi. Le radici con le quali aderisce al fusto non penetrano all’interno della corteccia, né sottraggono linfa all’ospite, ma appesantiscono la struttura arborea e possono provocare cedimenti, assorbendo nutrimento dal terreno a scapito della pianta.
Se si vuole eliminare l’edera dai tronchi degli alberi si possono recidere i fusti alla base e, dopo qualche giorno, staccarli manualmente, via via che seccano le radici aeree. Va ricordato che l’edera emette fiori e frutti solo quando ha superato i 10 anni di età; i rami che portano fiori hanno foglie ovate e non sagomate come quelle ‘classiche’.