Come curare la gardenia

Originaria della Cina e del Giappone, introdotta in Europa nel ‘700, la gardenia era nel primo ‘900 il fiore per eccellenza da portare all’occhiello e con cui comporre il bouquet delle spose. Simbolo di fedeltà e sincerità è, però, associata anche alla fugacità della bellezza, in quanto ognuno dei suoi magnifici fiori dura pochi giorni.

La sua splendida fioritura profumatissima è assai prolungata: comincia a sbocciare in aprile-maggio e continua tutta l’estate, fino a settembre. Amata per l’eleganza e il profumo inconfondibile è una pianta un po’ delicata. Spesso scelta come pianta d'appartamento e da regalo, vuole in realtà, nel periodo invernale, un ambiente molto fresco, umido, arioso e luminoso, per esempio una veranda; in appartamento ha vita breve.

Coltivatela in buona luce, ma non ai raggi diretti e in estate spostatela all’aperto, in zona di ombra luminosa, umida e fresca. Teme le correnti di aria fredda, ma anche il clima afoso e poco ventilato, che provoca facilmente malattie fungine. Chiede molta umidità. 

Innaffiate abbondantemente, anche 3 volte per settimana d’estate, se il terreno si è asciugato. Essendo una specie acidofila, teme molto il calcare e deve ricevere acqua non calcarea (piovana o decalcificata lasciandola almeno una notte nell’innaffiatoio), a temperatura ambiente. Gradisce anche vaporizzazioni del fogliame, sempre con acqua non calcarea, ma evitando di bagnare i fiori, che sono delicati e possono macchiarsi.

Necessita di un substrato specifico per acidofile (per azalee), fertile e non calcareo, e va nutrita con Zapi Acidofile Liquido, nutrimento concentrato per una crescita sana e una buona fioritura. Se le foglie sbiadiscono, rendendo evidenti le nervature, c’è in corso una fisiopatia causata da carenza di ferro (clorosi) dovuta all’eccesso di calcare nel terreno o nell’acqua: utilizzate Zapi Rinverdente, chelato di ferro che combatte i sintomi della clorosi. In caso di malattie o parassiti consultare la sezione specifica del sito.