Come tosare il prato

Il prato va tosato per una serie di motivi: per l’estetica del manto, per evitare che le graminacee fioriscano (indebolendosi e assumendo un brutto aspetto), per favorire la crescita e l’infoltimento del tappeto erboso.

Una tosatura regolare stimola l’accestimento, cioè la crescita di densità dell’erba, che diventerà ben folto occupando tutti gli spazi vuoti e impedendo alle infestanti e al muschio di invaderli. La frequenza di taglio dipende dalla stagione, dal tipo di prato e dall’uso che se ne fa (ornamentale, ricreazionale, sportivo, ecc.).

Il primo taglio della stagione si effettua in marzo per risvegliare il prato: si interviene con erba più alta di 6 cm e temperature intorno a 15-16 °C. Si mantiene l’altezza di taglio alta, rimuovendo solo i nuovi getti. Con il progredire della stagione, si abbassa l’altezza di taglio, lasciando dai 2 ai 5 cm d’altezza, a seconda delle specie.

In estate l’erba soffre per il caldo e la siccità, soprattutto se è molto bassa: diradate gli interventi (ogni 10 giorni circa) e alzate il livello di taglio di 1-2 cm, per limitare la traspirazione ed evitare la rapida disidratazione. A settembre, riprendete a tosare secondo i ritmi primaverile. L’ultimo taglio si esegue basso a fine ottobre.

Ogni volta che tosate, cambiate la direzione di taglio, adottando se possibile un andamento perpendicolare rispetto al taglio precedente. Questo accorgimento promuove l’uniformità del manto erboso, evitando che rimangono zone trascurate e che l’erba cresca in maniera disordinata.

Dopo la tosatura innaffiate bene e periodicamente nutrite con Zapi Prato Pulito, che in primavera aiuta a ridurre ed eliminare il problema del muschio, favorito da clima caldo e umido del periodo. Se compaiono delle infestanti a foglia larga (convolvolo, soffioni, ortiche , camomilla), intervenite con Zapi Diserbante Prato Pronto all’Uso PPO, prodotto novità pratico da usare e di grande efficacia. 

In caso di malattie o parassiti consultare la sezione specifica del sito.