S.O.S. malattie fungine
L’erba si stressa quando il caldo si fa intenso: le temperature migliori sono comprese tra 10 e 25°C. Il problema si moltiplica se l’erba viene tagliata e irrigata in maniera inappropriata. Allora il prato comincia a ingiallire e magari anche a imbrunire, segno di infezione fungina.
Possono apparire chiazze fungine, di 10-70 cm di diametro, hanno contorno tondeggiante o irregolare e colore variabile, dal cenere al giallastro al ruggine, a seconda del fungo responsabile. In realtà, il prato ospita spesso spore fungine, ma solo un prato in cattiva salute offre l’ambiente adatto alla loro germinazione (un taglio troppo basso o troppo frequente, per esempio, debilita l’erba nei periodi caldi e siccitosi).
Molto rischiosi sono i ristagni idrici, che favoriscono l’insorgere di funghi: controllate il drenaggio del suolo e arieggiate periodicamente il prato per evitare la formazione di feltro e muschio.
Anche le concimazioni vanno effettuate con cura: troppo azoto, al di fuori della primavera, è controproducente in quanto rende più ricettive le foglie. Il controllo del pH aiuta: se è vicino al valore di 6 scoraggia molti funghi. Uno dei funghi più pericolosi è il Pythium, che provoca chiazze ingiallite che si estendono gradualmente. Si può combattere con Zapi Fungicida Marciumi Radicali, in soluzione concentrata, che assicura una completa e lunga protezione contro questo e molti altri funghi.
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