Come eliminare la robinia
Albero robustissimo e capace di grande adattamento alle condizioni più diverse, la robinia è oggi naturalizzata in Italia, dove cresce spontanea, ma la sua origine è americana: fu importata in Europa a inizio ‘600 come pianta ornamentale e ancora oggi alcune sono particolarmente apprezzate a scopo decorativo.
Fra queste ci sono Robinia pseudoacacia “Casque Rouge” con fiori rosso-lilla profumati e rami non spinosi e Robinia pseudoacacia “Frisia” con foglie dorate. La specie comune, con fiori bianchi, è considerata infestante perché si distribuisce rapidamente e la sua presenza può essere indesiderata.
Se le piante sono di grande dimensione arborea occorre segarle ed eradicarle, se si tratta di forme arbustive giovani o nate da poco (emergono rapidamente dal terreno in primavera), in questo caso occorre eliminarle agendo sulle piante giovani con un diserbante efficace, Zapi Diserbo Prato e Arbusti, particolarmente attivo contro forme arbustive quali robinia, ailanto, rovo, sambuco e altre. Poiché si tratta di forme vegetali molto resistenti e con apparato radicale profondo, è bene prevedere almeno due-tre interventi di diserbo a distanza di 20-30 giorni in primavera ed eventualmente un nuovo ciclo a inizio estate.
La robinia, se presente allo stato arboreo, può essere interessante come forma decorativa anche nella varietà normale a fiori bianchi, che ha crescita veloce; i fiori sono commestibili e possono essere utilizzati fritti in pastella, come si fa con i fiori di zucca. La pianta non teme il freddo, tollera la salsedine e resiste bene all’inquinamento urbano e stradale nonché alla siccità estiva.
In caso di malattie o parassiti consultare la sezione specifica del sito.