West Nile virus: l'intervista a Massimo Tagliaro
A seguito dei recenti fatti di cronaca relativi alle infezioni da virus West Nile, abbiamo intervistato Massimo Tagliaro, Direttore Tecnico Ricerca & Sviluppo di Zapi Spa.
Cerchiamo di fare chiarezza sulle numerose informazioni e allarmismi di questi giorni, consigliandovi sempre di fare riferimento al vostro medico per qualsiasi informazione sull'argomento.
Cos’è e dove si trova il virus West Nile
La febbre West Nile (West Nile Fever) è una malattia provocata dal virus West Nile.
I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare (più frequentemente del tipo Culex), le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. Il virus infetta anche altri mammiferi, soprattutto i cavalli, ma in alcuni casi anche cani, gatti, conigli e altri.
Qual è il periodo di Incubazione e a quali sintomi dobbiamo porre attenzione?
Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia da pochi giorni a 2 settimane, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario.
La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, 1 persona su 5 presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, vomito, nausea, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave.
Si tratta di un virus potenzialmente mortale?
I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150), soprattutto se anziane e debilitate e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale.
Cosa possiamo fare per difenderci da questo virus?
Non esiste allo stato attuale un vaccino per la febbre West Nile. Al momento la prevenzione consiste soprattutto nel ridurre l’esposizione alle punture di zanzare.
Pertanto è necessario proteggersi dalle punture ed evitare che le zanzare possano riprodursi facilmente.
Quali sono le terapie e i trattamenti consigliati?
Non esiste una terapia specifica per la febbre West Nile. Nella maggior parte dei casi, i sintomi scompaiono da soli dopo qualche giorno o possono protrarsi per qualche settimana. Nei casi più gravi è invece necessario il ricovero in ospedale, dove i trattamenti somministrati comprendono fluidi intravenosi e respirazione assistita.
Zapi Garden raccomanda quindi la prevenzione per liberare i propri spazi privati dalle zanzare, affiancando e rendendo più efficaci anche i numerosi interventi pubblici attuati e in programma per i prossimi giorni nelle zone più colpite dal virus.
La disinfestazione delle aree verdi e degli spazi esterni può essere fatta utilizzando Tator, prodotto da diluire e da spruzzare con una comune pompa. In questo modo la protezione sarà continuativa per interi giorni.
Per la protezione negli ambienti interni o in aree esterne dove soggiornare per un tempo limitato, consigliamo invece Barriera. Una soluzione pronto uso che spruzzata nell'ambiente in cui si vuole stare (a casa propria o quando si è fuori casa), crea una zanzariera invisibile che tiene lontane le zanzare.