La dichondra, un tappeto di foglioline
La copertura del terreno può avvenire anche con una pianta interessante e resistente, la dichondra, che copre le superfici con un tappeto di foglioline tonde molto decorative e non richiede tosature in quanto le foglioline si mantengono basse e compatte.
Questa scelta è particolarmente indicata per le zone ombrose in clima mite, ma resiste anche in Pianura Padana se l’inverno non è particolarmente rigido. L’unico suo limite è la scarsa tolleranza al calpestio: se l’area in cui viene piantata è destinata ad essere attraversata di frequente, conviene disporre un sentiero di mattonelle o di pietre a opus incertum (tagliate al naturale e inserite nel prato) per ridurre il passaggio sulle foglie.
La dichondra può essere seminata in primavera su un terreno ben ripulito da infestanti (l’ideale è effettuare un diserbo totale, 20-30 giorni prima della semina). Il suolo va arricchito con Zapi Pratolife Lenta Cessione, concime granulare a lenta cessione che rilascia gradualmente i fattori nutritivi favorendo lo sviluppo della dichondra e il suo infoltimento.
Se si formano infestanti, conviene effettuare un diserbo manuale se sono poche, estirpando le piante dopo aver inumidito il terreno. In caso di infestazione estesa si può utilizzare Zapi Diserbante Graminacee Post Emergenza, efficace su gramigna e digitaria e selettivo su prato di dichondra.
La dichondra resiste bene al vento, al salmastro e ha una discreta resistenza alla siccità anche se conviene predisporre un sistema di irrigazione: le estati sempre più calde e asciutte suggeriscono di attivare tutti i sistemi per ridurre al minimo la sofferenza delle piante e ridurre lo spreco di acqua con una razionale irrigazione governata da una centralina.
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