fagiolino

Fagiolino

Descrizione

Ortaggio fra i più semplici da coltivare, anche per chi è alle prime armi: a partire dalla facilissima semina direttamente in terra, si ottiene sempre un buon raccolto che si può conservare nel congelatore. Ne esistono numerosissime varietà: nane o rampicanti, precoci o tardive, a baccello curvo, diritto e stretto, diritto e largo, anche lunghissimo (fagiolino “Un metro”), verdi, bianchi, gialli, viola. È anche possibile coltivarlo in vasi profondi sul balcone, scegliendo le varietà nane come Bobis (che però danno in genere un solo raccolto).

Dove collocarla

L’aiuola dell’orto (parcella) destinata ai fagiolini deve essere ben soleggiata, e anche le file delle piante (che crescono fino a 2 m e oltre) devono essere disposte in modo da ombreggiarsi il meno possibile. La terra deve essere abbastanza fertile, né troppo morbida, né eccessivamente compatta e argillosa. Seminando a scalare tra l’inizio di aprile e la metà di luglio è possibile raccogliere fagiolini dall’inizio di giugno all’inizio di ottobre. Due settimane dopo la semina bisogna mettere i sostegni (che non servono alle varietà nane), alti circa 2 m, in legno, ferro o bambù, oppure reti a maglie larghe, su cui i fagiolini si arrampicheranno da soli. Nelle prime fasi di crescita delle piantine bisogna estirpare tutte le erbacce.

Irrigazione

Dopo la semina e finché le piantine non si arrampicano sui sostegni sono necessarie bagnature frequenti ma non troppo abbondanti. In seguito è sufficiente un’annaffiatura a settimana, in piena estate, molto abbondante, senza bagnare il fogliame.

Nutrizione

I legumi come i fagiolini hanno poche necessità nutritive, perché sono in grado di ricavare l’azoto di cui hanno bisogno, rilasciandolo nel terreno a favore di successive coltivazioni. Basta solo mescolare al terreno, quando lo si lavora in autunno un concime equilibrato come Zapi Organico Plus che nutrirà le piantine nelle prime fasi di crescita, prima che siano in grado di farlo da sole.