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Olivo: orgoglio italiano, anche in vaso

Per coltivare un olivo bastano un vaso profondo e tanto sole: potrete raccogliere qualche oliva con le vostre mani e veder crescere sotto i vostri occhi il più bello e longevo degli alberi italiani.

Ogni parte dell’olivo fornisce qualcosa di utile, dal legno splendido, ai rami utilizzati in passato come giacigli per uomini e animali, fino alle olive usate per l’alimentazione, senza trascurare il fatto che l’olio alimentava le lanterne e aveva moltissimi altri impieghi nella vita domestica. Emblema di vittoria, di onore, di rinascita, è anche e soprattutto simbolo di pace.

Coltivare uno o più esemplari in balcone o in giardino, dove regala la sua ombra argentea, è un piacere a cui non rinunciare. Non è difficile trovare giovani esemplari in vaso vivaistico, a volte anche di dimensione “mini”; il periodo primaverile è ideale per la piantagione.

Le varietà disponibili nei buoni vivai sono tante, alcune delle quali hanno dimostrato adattamento ai climi freddi in diverse zone d’Italia, per esempio la “Leccino” e la “Frantoio”. Al momento dell’acquisto verificate che la varietà da voi scelta produca olive da tavola: scegliete quelle da olio solo se piantate più esemplari in giardino e se sapete di avere un frantoio che ve le possa schiacciare per ottenere l’olio.

Se coltivate l’olivo in vaso, per due o tre anni potrà vivere in un contenitore di media dimensione. In seguito, per vederlo crescere e produrre olive, occorre trapiantarlo in una vasca molto ampia e profonda; cresce rapidamente nei primi anni, poi il ritmo rallenta.

L’olivo richiede almeno un paio di concimazioni in primavera con Zapi Organico Plus, mentre durante l'estate è bene sospendere per effettuare l’ultima concimazione a inizio autunno

 In caso di attacco di mosca dell’olivo, un parassita che danneggia seriamente il raccolto e indebolisce le piante, è indispensabile intervenire ai primi segnali e in forma preventiva se il parassita era stato presente nella stagione precedente. Da primavera si effettuano trattamenti con Zapi Bassa Carenza Biologico (ammesso in Agricoltura Biologica) ripetendo i trattamenti ogni 20-30 giorni per tutta l’estate. In caso di malattie o parassiti consultare la sezione specifica del sito.