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Settembre: il ritorno in casa

Nell’arco del mese, se le temperature notturne scendono sotto i 15 °C, le piante d’appartamento devono essere riportate in casa: essendo di origine tropicale, infatti, non tollerano il freddo.

Meglio non aspettare l’ultimo minuto, sia perché anche una sola notte di temperatura fredda sarebbe nociva per l’esemplare, sia perché il riambientamento deve avvenire con riscaldamento spento. Tutti i cambi d’ambiente rappresentano uno stress per le piante, in particolare il passaggio dall’aria aperta e da una luce naturale a un’atmosfera quasi immobile e a una luce non sempre ottimale.

Le piante possono reagire con ingiallimento o essiccazione e caduta delle foglie, arresto della crescita, aspetto sofferente: il disagio si manifesta 3-4 giorni dopo il rientro. Le più sensibili sono le piante giovani (meno di 3 anni) e le specie Ficus benjamina, kenzia, dracena, felci, croton, diffembachia, spatifillo, e schefflera. Di solito, dopo circa un mese la pianta prende un aspetto normale.

Nel frattempo, cercate di aiutarla fornendole la collocazione migliore (molta luce non diretta e posizione aerata non in corrente), irrigandola con regolarità, vaporizzando ogni 2-3 giorni e fornendo ancora una mezza dose di concime specifico: ideale Zapi Piante Verdi Liquido, di rapida assimilazione e arricchito con microelementi utili a rinforzare le piante e preservarne la salute aiutandole a superare gli stress ambientali.

A volte i parassiti si sviluppano proprio al rientro in casa: lo stress da rientro che indebolisce la pianta fa sì che questa non si possa opporre agli attacchi. Trattate tempestivamente con Zapi Insetticida multinsetto Pronto Uso PPO, efficace su molti insetti e pratico da usare. In caso di malattie o parassiti consultare la sezione specifica del sito.