Descrizione
Albero da frutto chiamato anche susino europeo, che si distingue dal susino cino-giapponese per alcuni aspetti botanici e per il fatto che i frutti hanno polpa soda, che si stacca facilmente dal nocciolo, in genere con buccia viola-bluastra ma anche gialla o verde; alcune varietà sono ideali per la produzione di prugne essiccate. Di origine europea, è presente anche in natura in specie selvatiche. Sopporta bene il gelo e si adatta a tutte le regioni italiane. Molte le varietà “antiche” e locali oggi disponibili.
Ha una bella fioritura bianco-rosata, in aprile, e dimensioni medie, è coltivabile anche a spalliera ottenendo così un buon raccolto in poco spazio. In base al portainnesti può avere anche dimensioni contenute, con tronco basso. La produttività degli esemplari aumenta con gli anni e dura in genere un paio di decenni. La potatura si limita a un riordino della chioma e a un diradamento invernale.
Dove collocarlo
Occorre piantarlo in pieno sole; da evitare le zone soggette a venti di forte intensità e alle brezze salmastre. Teme i ristagni idrici ma ha bisogno di irrigazioni se il clima è molto caldo e secco o se la primavera è insolitamente asciutta. Tollera anche i terreni argillosi e compatti.
Irrigazione
Va bagnato a fondo ma non spesso nei primi due anni dopo l’impianto per favorire la radicazione in profondità; in seguito, in estate occorre irrigare (abbondantemente ma non spesso) se la stagione è insolitamente secca per ottenere frutti più grossi e sugosi.
Nutrizione
A metà autunno e all’inizio della primavera distribuire Zapi Organico Plus. Da aprile a giugno somministrare una volta al mese Zapi Ortolife Plus per favorire il vigore dello sviluppo estivo e la fruttificazione; sospendere con l’arrivo del caldo intenso.