Pesco

Albero da frutto di piccole e medie dimensioni, disponibile in molte varietà (anche “antiche” e locali), con fioritura in marzo-aprile, il che limita il suo utilizzo nelle zone in cui è facile incorrere in gelate primaverili: conviene scegliere le varietà con fioritura tardiva. Ama i climi caldi e soleggiati; è un albero ideale nel piccolo giardino, perché molto bello quando è in fiore, con corolle rosa; è poco invadente e di statura media o bassa, con chioma allargata. In terrazzo trova posto in casse profonde e ben drenate, esistono anche varietà nane che si prestano a contenitori non troppo larghi, purché profondi. Le tipologie principali sono due: con buccia vellutata oppure con buccia liscia (Nettarina, pesca noce). Recentemente si è diffusa la pesca piatta (Saturnina), di origine meridionale. Alcune varietà danno frutti tardivi (settembre). Entra in produzione a partire dal terzo anno e produce ottimamente fino ai 20 anni di età. Ha bisogno di potature regolari, in inverno, altrimenti la produzione dei frutti si sposta verso l’alto dei rami; il diradamento dei frutti a inizio estate serve per ottenere pesche più grosse.

Occorre piantarlo in pieno sole; da evitare le zone soggette a venti di forte intensità. La pianta non gradisce i terreni pesanti e argillosi, con costante ristagno di umidità che facilmente provoca asfissia radicale; cresce bene anche in terreni sciolti e sassosi, calcarei se innestato su mandorlo.

Va bagnato a fondo, ma non spesso nei primi due anni dopo l’impianto per favorire la penetrazione delle radici in profondità; in seguito, in estate occorre irrigare nel mese precedente alla maturazione dei frutti per favorirne l’ingrossamento e la sugosità.

A metà autunno e all’inizio della primavera distribuire Zapi Organico Plus. In maggio e giugno somministrare una volta al mese Zapi Ortolife Plus per favorire il vigore e la maturazione del raccolto.